domenica 15 maggio 2011

Astratta. Come una nuvola. Cosparsa di cielo. Cacciatrice di forme. Mi arrampico nell'etere. Credo. Mentre sto solo scivolando.





Dal lato opposto. Dentro un imbuto. Così mi ritrovo. Mi perdo. E mi raccolgo. Mi manipolo. Come creta vivente. Di giorni a venire. Ed una trama senza storia. Solo un finale. Uguale. Non c'è una forma giusta. Il tempo è la forma del mondo. La sua camicia di forza. Informe è l'anima. E non c'è fame che riesca a rendermi concreta. Perchè di fame si tratta. Astratta nel senso e nella morsa di una fame immonda. Senza regole. Mi cingo di ombre di mughetti. E mi perdo nel loro odore. Come se fosse musica. Primitiva. Battito. Nella danza con il nulla. Danza la mente. E il cuore. E le mie ciglia. Interrotte. Mi dono. E mi nego. E mi cancello. Separo me da ogni mio accessorio. Perchè astratto è l'essenziale. Nella sua morbida mutevolezza. La verità è nel vento e negli occhi suoi:::alina zampetti lady ambra nome d'arte.

Nessun commento:

Posta un commento