lunedì 2 febbraio 2009

mi sfiori


semina infinita di acque,il giorno,di pioggia ,ricchezza d'inverno,il tuo sguardo e la furia degli elementi strani,disuguali.nella mia mente .una foglia portata dal vento mi saluta.il suo viaggio porta un poco più in là.il mio nella crocevia della tua sera.sfiorato,dalle tue ciglia ,.il dopo della pioggia,lento .vorace,nero tramonto.ogni empata, richiama vocali che ti appartengono.sonore tonalità negli spazi del mio fragile incanto .piove.ti ritrovo.qua,addosso come le gocce.ansicrone metafore della mia anima,del mio errare e della tua percezione.che a volte mi sfiorala nuca .ladyambra

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