domenica 25 marzo 2012
accarezzo la levigata faccio della forza del tuo volere ed esser vorrei ciò che tu vuoi e pregnare ogni interstizio tuo..
riempire ogni tuo vuoto anfratto di ciò che aneli sempre della luce che ti abbaglia ,della linfa che ti dà vita come l'aria che respiri vorrei che tu m'inalassi per esserti vitale dentro uscire vorrei dal tuo sogno ed apparirti vivida e lucente e se non bastano gli occhi increduli e accecati che si tocchino i corpi che scivolino le tue mani cosi come le mie lungo le dolci valli delle tue nude forme si adagino resupini e sudati stanchi d'aver provato forse senza successo di fondersi in carne sola .il viso ,di folle e supplizio di rapsodi e discoste sugli elementi del percorso annega in albe sedentarie ,durante la nostra riemersione ..le dita ,ricerche linfatiche del possesso attorniano l'angolo elementare della visione ..tu.. carnalità...alina zampetti.
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